Reduci dal Salone del Mobile 2012 e dal Fuori Salone, dove abbiamo visto un calo di idee e di
espositori preoccupante e un appiattimento delle installazioni artistiche, ci è tornato in mente un collettivo di artisti che ha
trasformato la città di Melbourne in una ragnatela di dimensioni "umane", la Tape Installation, enormi strutture di nastro adesivo.
Questa
installazione, opera del collettivo di design Numen/For Use attivo dal 1998 tra Austria e Croazia, è parte del loro Creative Program, un programma
che si focalizza su arte pubblica sperimentale su larga scala. Quella
che vedete nelle immagini, situata in Federation Square a Melbourne, è solo l’ultima, già in precedenza
la Tape Installation aveva "invaso" altre città come Francoforte, Berlino, Belgrado e
Vienna.
Partendo dalla bidimensionalità della linea di nastro adesivo lo studio
di design ha creato ambienti architettonici tridimensionali, con forme sinuose
e volumi sorprendenti e variati. La struttura si estende per 16 metri, si eleva
a 6 metri d’altezza dal suolo ed è stata realizzata col supporto di speciali
piattaforme utilizzando le pareti esterne della sede dell’emittente televisiva
australiana SBS.
Quello
che ci affascina di queste installazione è sempre la possibilità di interazione
che il pubblico riesce ad avere con l’opera d’arte, oltre al fatto che la città
per un lasso di tempo più o meno breve cambia completamente aspetto con un effetto sorpresa garantito.
Forse
al Fuori Salone di Milano inizia a mancare proprio questo effetto sorpresa, così come si presentava quest'anno pareva una replica del Salone con pochi espositori, cose già viste l'anno prima e poche nuove idee sterili. Un Salone di serie B, non un Salone alternativo e catalizzatore di eventi forti.
2 commenti:
Secondo me il fuori salone ha un grosso limite: non si capisce se sia una roba ad inviti oppure che vai in giro e vedi le cose. Forse sono tonta io, però ho un cliente che si occupa di tessuti d'arredamento di alto livello, ogni tanto ci si vede ok per cui se mi avesse detto "vieni nel tal posto alla tal ora" ok sarei andata di buon grado. Ma così uno cosa fa? si butta in via tortona e dintorni alla cieca? Purtroppo tutto è un po' in calo, frenato dalla crisi. baci
@Ilaria: hai centrato il punto, anzi due: gli eventi ambigui dove non capisci se puoi o non puoi entrare e la crisi che porta tutto sottotono. Per gli eventi noi abbiamo capito che al mattino e al pomeriggio tutto cio' che e' aperto e' anche "open" a tutti, dopo le 18.00 cambia tutto... ma di solito noi a quell'ora ce ne andiamo. Per la crisi....c'e' poco da dire, e' tutto sottotono....anche noi! Ma ci diamo un tono, o no?!?! Ciao ciao
Posta un commento